Territorio da scoprire: Luoghi della Maratonina

Ciao a tutti Web Runners!

Desideriamo avervi ospiti nel nostro territorio e farvelo conoscere!

 

Vi abbiamo già raccontato la Città di Vittorio Veneto e le altre tappe della Maratonina della Vittoria.

Ora vorremo farvi conoscere il territorio che la circonda.

LE COLLINE DEL PROSECCO

Il paesaggio è caratterizzato da colline, piccoli appezzamenti di vite su strette terrazze erbose, intervallate con boschi, piccoli borghi e terreni agricoli. La molteplicità di piccoli produttori che per secoli hanno modellato il terreno adattandolo alla coltivazione della vite ha creato un effetto estetico unico, divenuto nel 2019 Patrimonio Mondiale UNESCO come paesaggio culturale.

Il sito comprende la fascia collinare che dal Comune di Valdobbiadene si estende verso est fino al Comune di VITTORIO VENETO, scendendo verso Conegliano, e annovera una consistente porzione del paesaggio viticolo della Denominazione di Origine Controllata e Garantita dove si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

Un paesaggio rurale protetto e in cui gli edifici di valore storico e monumentale sono tutelati.  Possiamo scoprirlo sia percorrendo le strade asfaltate che si insinuano nelle valli tra borghi agricoli e centri storici preziosi oppure avventurandoci a piedi o in mountain bike sulle numeroso strade sterrate in un continuo saliscendi in mezzo ai filari.

E non perdetevi una gustosa sosta nelle cantine e nei numerosi agriturismi !!!

UNA TERRA DI LAGHI, E NON SOLO

Nel territorio Comunale di Vittorio Veneto, ci sono ben 3 laghi, e altri 2 limitrofi !

Il Lago Negrisiola,  il più piccolo, è alimentato da alcune risorgive carsiche e dalle splendide sorgenti del Meschio che potete visitare attraversando il borgo ottocentesco dI Savassa Alta posto un po’ più in su. È un luogo suggestivo e magico con una polla d’acqua limpida e profonda di un azzurro intenso.

Il Lago Restello  riserva di pesca,  è dominato dalla Torre di San Floriano, antica postazione di vedetta romana. Sul lago si specchia la Centrale Idroelettrica di Nove un affascinante esempio di archeologia industriale. E’ ancora oggi in funzione e in alcune occasioni è visitabile.

il Lago Morto malgrado il nome tenebroso è la “spiaggia estiva” dei vittoriesi. Ventoso al primo mattino perfetto per  windsurf e kitesurfing , diventa calmo e soleggiato per il resto della giornata, la spiaggia a prato sempre ben curato è perfetta per prendere il sole, giocare con gli amici o fare un pic-nic. Il chiosco è rinomato per il suo “panin col Pastin”.  Tutto intorno una bella passeggiata di circa 4 km offre scorci veramente suggestivi.

Situato subito dopo la sella di Fadaldo che segna il confine tra Vittorio Veneto e L’alpago il lago di Santa Croce, è sicuramente sinonimo di windsurf e kitesurfing. Le sue correnti termiche pomeridiane fanno la gioia dei tanti appassionati provenienti da tutt’Europa, li si può osservare dalla spiaggia attrezzata a Nord oppure dalla suggestiva baia delle Pojatte, vederli scivolare e volteggiare sull’acqua, è uno spettacolo a colori vivaci. Mentre è tutto bianco lo spettacolo delle vele delle imbarcazioni della scuola nautica che spiegano dalla sponda  Sud. È un lago naturale, il secondo lago del Veneto per dimensione, completamente circondato dalle montagne, in parte costeggiato da un bel percorso nel bosco, che fa parte del tracciato cicloturistico della Monaco/Venezia.

Da Vittorio Veneto, appena imboccata la Vallata ecco i laghi di Revine (lago di Santa Maria ad est e  lago di Lago ad ovest). Sono due specchi d’acqua di origine glaciale separati da una breve zona paludosa.  Molto frequentati durante tutto l’anno, sia per le varie spiagge e le aree attrezzate che per il parco tematico del Livelet con le sue palafitte e l’area archeologica.

In questi anni sono diventati un polo d’attrazione per il running, la MTB e anche semplici passeggiate in relax, grazie al tracciato sterrato di circa 7,5 k che li circonda. Mentre gli amanti degli sport acquatici hanno trovato in questi laghi la location ideale per praticare nuoto, canoa, sup, pesca sportiva circondati da paesaggi sempre diversi, tra piante acquatiche spettacolari e una fauna ricchissima.

… E LA FORESTA DEL CANSIGLIO

Tra i tesori naturali che circondano Vittorio Veneto, la foresta del Cansiglio rappresenta la meta turistica più conosciuta. Celebre per essere stato in antichità il “bosco da remi” della Repubblica di Venezia, rappresenta oggi un polmone verde di oltre 7000 ettari di faggi, abeti bianchi e rossi, e fa da corona all’Altopiano del Cansiglio (1000 m. slm). Le strade forestali e i numerosi sentieri che percorrono il bosco e l’altipiano, collegando alpeggi e malghe  costituiscono un patrimonio escursionistico importante, adatto sia alle passeggiate che alla MTB.

Sopra il limitare della foresta si erge imperioso gruppo montuoso del Cavallo che con i suoi oltre 2000 metri slm offre percorsi escursionistici, alpinistici e scialpinistici molto vari.

Se d’estate la Foresta e il Pian Cansiglio affascinano per le chiome verdi dei faggi, per i prati e pascoli dalla particolare conformazione carsica, per il sottobosco ricco di felci e fiori, in autunno sono i colori del bosco a far da protagonisti, quando il bramito dei cervi nella stagione degli amori diventa un insolito richiamo turistico notturno. Ed infine l’inverno rende questi luoghi ancor più suggestivi con il suo manto bianco che invita alle escursioni con le ciaspe o allo sci di fondo.

Luoghi della Maratonina: Cappella Maggiore

Luoghi della Maratonina: Cappella Maggiore

 

Ciao a tutti Web Runners!

Seguendo il tracciato della Maratonina della Vittoria, raggiungiamo il comune di Cappella Maggiore attraverso la frazione di Anzano, che costituisce anche il più esteso tra i suoi borghi.
Il territorio in gran parte pianeggiante infatti rivela una rete di strade, stradine e sentieri ideali per gli amanti della corsa (anche delle passeggiate e della bicicletta) offrendo ogni volta percorsi nuovi tra i numerosi borghi. Sono graziosi borghi di campagna sparsi tra campi e vigneti, gruppi di case sorti attorno ad un cortile, oppure minuscoli centri storici sorti nei pressi delle diverse ville venete testimonianza di antiche aristocrazie locali locali.

Dall’alto domina il “castelletto”, che la tradizione vuole di origine romana, edificato per il controllo del territorio in una luogo strategico da dove si domina tutta la pianura e il vittoriese, una posizione che ora lo rende un punto panoramico d’eccezione. Il suggestivo edificio oggi di proprietà privata è adibito ad ospitare eventi.

Intraprendenza e capacità manifatturiera hanno fatto nascere a Cappella Maggiore interessanti attività produttive artigianali ed industriali, senza nulla togliere alla sua storica e spiccata vocazione agricola.


Correndo la Maratonina attraverserete i vigneti quando la potatura è ormai terminata e sulle viti sta iniziando, come ogni primavera, il fenomeno poeticamente chiamato “lacrima della vite”. Godetevi il paesaggio: siete nella terra del Prosecco e non solo! Il territorio comunale è interessato da ben due Consorzi enologici, il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e il Consorzio Colli di Conegliano DOCG che insieme al Torchiato di Fregona, rappresentano i grandi vini storici del luogo.

Dove il terreno pian piano sale verso le colline la vegetazione cambia, le chiome diventano grigio-verde e ordinatamente come enormi pois ricoprono i pendii soleggiati. Si tratta della coltivazione dell’olivo che orgogliosamente alcuni agricoltori locali, sostenuti dal Comune, hanno riscoperto da oltre un trentennio e che stanno sviluppando nelle sue varietà autoctone. Uniti in Cooperativa hanno avviato anche un frantoio. Si tratta di una produzione importante per la qualità e la scelta naturalistica e di valorizzazione più che per il volume prodotto.


La vetrine d’eccellenza dei prodotti agroalimentari locali è il mercato della Mattarella. Non potete perdervelo se siete in zona! Si svolge ogni sabato in Borgo Mattarella. Il tracciato della Maratonina della Vittoria attraverserà proprio questo borgo affiancando l’Antica Cappella di epoca longobarda dedicata alla Santissima Trinità ritenuta l’origine del nome di Cappella Maggiore.

L’interno della chiesa è riccamente affrescato e frutto di vari interventi di ampliamento attorno al primo edificio.

Luoghi della Maratonina: Vittorio Veneto

Ciao a tutti Web Runners oggi vogliamo raccontarvi la città che vi ospiterà!

Vittorio Veneto non è solo la città della Vittoria, ma è una combinazione vincente tra arte, storia e natura.

Partecipare alla Maratonina può essere un buon pretesto per andare anche alla scoperta di questa città in una giornata di primavera.

Lunga quasi come una maratonina, la città di Vittorio Veneto si estende per oltre 80 kmnella fascia pedemontana con un territorio molto vario che va dalla pianura fluviale del Meschio, ai dolci pendii dei vigneti del Prosecco, fino agli oltre 1.700 m del col Visentin.

La città attuale è nata dalla fusione dei due antichissime comunità: Ceneda (a Sud) e Serravalle (a Nord) e per questo può vantare 2 centri storici, 2 castelli, 2 patroni…e un po’ 2 di tutto.

La Maratonina prenderà il via dalla Piazza del Popolo, il centro città che è sorto nel 1866 ad unire quei due gioielli d’arte e architettura che sono oggi i suoi centri storici, e che dovete proprio visitare!

SERRAVALLE

È  uno dei centri storici più rinomati del Veneto. Di origine tardo romana ha raggiunto il suo splendore come feudo dei Da Camino (citati anche da Dante nella Divina Commedia).

Potrete percorrere i suoi animati portici, volgendo lo sguardo verso i ricchi palazzi che rivelano il forte legame con Venezia per giungere in piazza Flaminio, il cuore di Serravalle, il salotto della città con le osterie, il duomo, l’antica loggia comunale riccamente decorata, la torre campanaria con i due orologi di cui uno a 24 ore risalente al XIV secolo.

Dopo esservi goduti la piazza e il suo affaccio sul fiume Meschio, potete continuare la vostra passeggiata salendo la ripida via Roma (pavimentata a ciottoli ) su cui si affacciano i palazzi nobili, fino alla Porta San Giovanni o Porta della Muda che rappresentava l’ingresso Nord della cinta muraria (ancora in parte visibile) che proteggeva Serravalle.  Poco oltre incontrete il torrione e l’accesso al Castrum (oggi abitazione privata, ma aperto al pubblico per spettacoli ed eventi culturali). Giunti qui è facile cogliere come la  posizione ai piedi delle montagne abbia agevolato la vivace vocazione commerciale dell’antico borgo di Serravalle, facendolo diventare punto di collegamento tra i paesi alpini e il Veneziano.

Cosa vedere a Serravalle?

IL DUOMO (la pala d’altare è opera del Tiziano, la cui figlia viveva a Palazzo Sarcinelli, il primo ad accoglierci con il suo portico appena oltrepassata la Torre dell’Orologio)

IL MUSEO DEL CENEDESE www.museocenedese.it

l’ORATORIO DEI BATTUTI link

PALAZZO MINUCCI-DECARLO www.fondazioneminucci.it

LE MOSTRE TEMPORANEE presso: Palazzo Todesco, La torre dell’orologio e le varie gallerie private.

CENEDA

È il centro storico posizionato a Sud, in un’area pianeggiante ai piedi delle colline, soleggiata e prospera. Di origine Celtica la sua vicenda inizia ad avere un significato con l’insediamento di un ducato longobardo e, successivamente, con la struttura vescovile. La presenza della sede Vescovile è il fulcro vitale dell’intero centro, in cui gran parte degli edifici più importanti sono legati alla vita religiosa, come il Castello di San Martino (sede vescovile), il Seminario, il collegio e il duomo

La vostra visita può iniziare sicuramente dalla piazza Giovanni Paolo I, che proprio qui fu vescovo fino al 1968. L’imponente Cattedrale ricca di opere d’arte, racchiude una cripta dove sono conservate le reliquie del Patrono San Tiziano.

Subito a fianco, l’antica loggia comunale ospita il MUSEO della BATTAGLIA, poi dietro alla bella fontana si apre il Parco Padadopoli, perfetto per una bella passeggiata nel verde tra piante monumentali e vialetti suggestivi. Ad accoglierci troveremo il monumento dell’illustre cittadino Lorenzo Da ponte il librettista di Mozart.

Cosa vedere a CENEDA?

IL MUSEO DELLA BATTAGLIA  www.museobattaglia.it

Museo di Scienze Naturali   www.museoscienzedenardi.it

LA CATTEDRALE

Il Museo Della Cattedrale

Museo Diocesano d’Arte Sacra “Albino Luciani”

Luoghi della Maratonina: Sarmede

luoghi della maratonina della vittoria foto muro disegnato

Vivere la maratonina è anche scoperta del territorio. Partecipare alle manifestazioni sportive è un validissimo pretesto per ampliare la nostra conoscenza delle bellezze naturali e delle ricchezze artistiche e culturali che fanno dei nostri paesi e città un grande tesoro.
Oggi vogliamo parlarvi di Sarmede, il giro di boa del percorso e uno dei luoghi della Maratonina della Vittoria dove si sviluppa il percorso podistico.

Mi raccomando, se siete forestieri, si pronuncia Sàrmede !

Il tracciato della Maratonina raggiunge questo paese attraversando la pianura Vittoriese e di Cappella Maggiore per portarci al cospetto delle prime pendici della pedemontana Veneta. Alzando lo sguardo ecco i primi rilievi ricoperti di boschi che salgono verso l’altopiano del Cansiglio. 

Ingresso Palazzo Municipale e sede del Museo

I SUOI BORGHI E I SUOI SENTIERI

È quando in pianura le temperature sono un po’ più rigide che i borghi di Sarmede rappresentano la meta ideale per un’escursione a piedi o in bicicletta poiché godono di una piacevolissima esposizione al sole tutto il giorno e di una vista verso la pianura che ci fa scorgere ben definita la laguna di Venezia.

Si può andare cosi alla scoperta suoi dei borghi: Montaner, Borgo Luca, Borgo Martin, Rugolo, Rugoletto … da cui si dipana una rete fitta di sentieri, mulattiere e strade forestali frutto degli antichi percorsi della transumanza, del commercio di legname o dei carbonai. 

Sono sentieri ben segnalati che collegano malghe (alcune attive solo fino agli anni 70), antichi pascoli caratterizzati dalla presenza di lame e micro villaggi di casere in pietra che gli amanti della natura stanno riscoprendo e trasformando in graziose baite per il tempo libero.Molte mulattiere conservano ancora l’antico aspetto con il fondo in pietre ben levigate e delimitate da muri a secco.  La meta finale di tutti quei percorsi è il bosco del Cansiglio, imperdibile per la bellezza dei suoi faggi slanciati e per i suoi panorami.
Tra i sentieri vi segnaliamo il Sentiero Pagnoca (legato alla storia della resistenza in questi boschi), la Strada del Patriarca, Il Sentiero del Santo, Le Scaffe, la strada dei Carbonai… e li altri li potrete scoprire pian piano lasciandovi incantare da quegli antichi tracciati.

(Rif. Carta Tabacco 012, Cartine Zanetti 13, Escursioni nei colli dell’alto Trevigiano di Carlo Rubini e Letizia De Martin)

... e COME È DIVENTATO IL PAESE DELLE FIABE?

Abbassando lo sguardo dalle montagne ecco la seconda cosa che vi apparirà di Sarmede: i vivaci affreschi sui muri delle case e soprattutto un palazzo comunale veramente insolito dalle arcate vivacemente dipinte con paesaggi fiabeschi.

È una storia importante che ha cambiato la vita di questo piccolo paese: tutto nasce nel 1968 quando Štěpán Zavřel, artista di fama internazionale, dopo una fuga rocambolesca da Praga e importanti esperienze artistiche in giro per l’Europa sceglie di stabilirsi a Rugolo di Sarmede. Restaura una vecchia casa che pian piano diventa un fulcro artistico per artisti da tutta Europa.

Negli anni Zavřel espone nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo: Norvegia, Svizzera, Sudafrica, Germania, Stati Uniti, America Centrale, Spagna. Nel 1982 il Metropolitan Museum of Art di New York ospiterà un’esposizione di sue opere sul tema Venezia domani. (Potrete vederle esposte nel Museo a lui dedicato insieme a molte altre sue opere. Per informazioni e prenotazioni: 0438 959582; prenotazioni@fondazionezavrel.it www.fondazionezavrel.it )

Ma è nel  1983 che il paese intero è coinvolto una nuova vitalità artistisca: nasce, da una sua idea, la Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia (oggi Le immagini della fantasia) che fin da subito attira visitatori da tutt’Italia e non solo…, da allora la mostra ogni anno da novembre a febbraio raccoglie nelle sue sale le tavole originali dei migliori illustratori di libri per bambini di tutto il mondo con una sezione dedicata ad un ospite internazionale d’eccellenza. Si tratta di veri capolavori sia dal punto di vista delle diverse tecniche artistiche, ma soprattutto per la grande creatività e immaginazione delle situazioni raffigurate che sicuramente vi sorprenderanno ed entusiasmeranno. 

Poi nel 1988, con la nascita della Scuola internazionale d’Illustrazione, il paese diventerà per tutto l’anno un luogo di richiamo per artisti di tutto il mondo, alcuni dei quali nel tempo decidono di trasferisri definitivamente a Sarmede o dintorni.

Ed ecco che il paese, compresi i suoi borghi più remoti, comincia ad arricchirsi di affreschi, sempre gioiosi e vivaci, come si addice alle illustrazioni per i bambini.  Molti sono visibili passeggiando per il paese, molti altri sono all’interno delle case private o di locali pubblici, una dimostrazione viva di come questa mostra e l’atmosfera artistica che qui si respira  è entrata profondamente nel vivere quotidiano degli abitanti di Sarmede.