Il Sesso e la Corsa

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Il Sesso e la Corsa, Istruzioni per l’uso.

Carissime e carissimi Web Runners, oggi mettiamo da parte la timidezza e parliamo di… sesso!

Vi è mai capitato che il vostro o la vostra partner vi chiedesse “andiamo a fare sesso?” e la vostra risposta sia stata immancabilmente “certo, di corsa!!”? ecco… siete già arrivati al punto!

A parte queste facili quanto inevitabili battute, dato l’argomento, oggi andiamo a capire quali sono le implicazioni della corsa nell’attività sub-ombelicale e viceversa.

Partiamo con il tranquillizzare tutti: abbinare sesso e corsa fa bene e, purché le due cose non siano fatte contemporaneamente, non ci sono controindicazioni, anzi sono entrambe attività decisamente consigliabili.

Il running migliora l’efficienza del sistema cardio-circolatorio, quindi ottimizza il flusso sanguigno e rischia di risolvere anche qualche problemino di “presenza scenica”.

Come già visto negli articoli precedenti, l’allenamento costante aiuta a prevenire malattie come il diabete e l’obesità, nemici dichiarati delle prestazioni sessuali. Una sana forma fisica, inutile dirlo, contribuisce a renderci più belli e desiderabili e quindi di certo non guasta anche nella pratica amorosa.

La chiave di questo meraviglioso connubio si chiama Endorfina, e spalanca molte porte.

Il rilascio da parte dell’ipofisi di questo miracoloso neurotrasmettitore, a cui la medicina associa proprietà combinate simili a quelle della morfina e dell’oppio, è il risultato naturale di un allenamento ben eseguito.

Quella sensazione di benessere e di piacere che abbiamo al termine di una buona corsa, è dovuta proprio a questa sostanza che, guarda caso, porta anche ad un sensibile aumento del desiderio sessuale.

Ma che dire allora del sesso pre-gara?

Come disse Mosè, qui le acque si dividono!

Per le donne avere rapporti sessuali prima di una gara è assolutamente consigliabile, perché aumenta i livelli di testosterone, ma per i maschietti le cose cambiano: al termine di un’attività sessuale completa la quantità di testosterone nel corpo diminuisce per circa 6 ore, quindi le performance di gara possono effettivamente risentirne.

La soluzione? Organizzare opportunamente tempi e modalità! Semaforo verde per tutti i rapporti nel giorno che precede la gara e, al mattino successivo, via libera solo al gentil sesso! Per quanto riguarda le modalità non entreremo troppo nello specifico in questa sede, siamo certi abbiate risorse sufficienti per, come dire… venirne a capo.

Al di là delle implicazioni di natura strettamente bio-chimica entrambe le attività, se fatte bene, portano ad un miglioramento dell’umore e dell’ascolto del nostro corpo, quindi non possono che generare un circolo virtuoso a beneficio sia delle performance sportive che della qualità della vita, sesso compreso.

In conclusione, che dire… Web Runners di tutto il mondo, diamoci da fare e che la forza sia con noi! (cit.)

Buona giornata e buona corsa a tutti!

Corsa all’aperto o Tapis Roulant?

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Buongiorno Web Runners!

Nell’articolo di oggi metteremo a confronto la corsa all’aperto e la corsa indoor.

Per farlo parleremo di Tappeti, Tapis roulant e Treadmill! La differenza? Nessuna, sono solo tre modi diversi di descrivere lo stesso attrezzo, evitando ripetizioni cacofoniche. E direi che con questo abbiamo già detto tutto….

Quali sono quindi i vantaggi e gli svantaggi dei due tipi di allenamento, e chi vincerà la sfida finale?

In realtà vi anticipiamo che non abbiamo decretato un vincitore definitivo e assoluto, perché entrambe le scelte hanno degli aspetti positivi ed interessanti, e la decisione su chi meriti il primo posto è decisamente personale, quindi la rimettiamo ad ognuno di voi.

Per confrontare meglio le due modalità di allenamento, suddividiamo le nostri considerazioni in piani diversi:

  • Fisiologico;
  • Mentale;
  • Performance;
  • Fruizione.

Piano FISIOLOGICO

La corsa su strada è decisamente più impegnativa, perché meno regolare e prevedibile.

All’aperto la superficie di appoggio è incostante, corriamo su asfalto, cemento, sterrato, o su una combinazione di due o più di questi terreni che sono caratterizzati da dossi e cunette e ci sono frequenti interazioni con elementi esterni, come marciapiedi, alberi e ovviamente persone.

In questo caso, però, il movimento è totalmente naturale mentre nella corsa indoor non è esattamente così: nel momento in cui l’avampiede dovrebbe spingere in avanti il corpo, lo scorrimento del tappeto porta il piede indietro facendo aumentare il carico sul quadricipite della gamba che va ad appoggiare e stimolando il lavoro del muscolo tibiale.

Un altro elemento da considerare è che nella corsa all’aperto la velocità e la pendenza non sono riferimenti “pre-impostati” quindi la regolarità dei movimenti è gestita in maniera istintiva o controllata attivamente attraverso l’ascolto del corpo.

Un consiglio al volo: se decidiamo di utilizzare il tapis roulant, impostiamo la pendenza a “1” per ricreare lo sforzo del corpo alla resistenza aerodinamica.

Piano MENTALE

La corsa su treadmill è generalmente meno coinvolgente, meno stimolante e quindi più noiosa, anche se i moderni tappeti sono dotati di monitor e connessioni digitali, quindi ci danno la possibilità di fruire di alcuni tipi di distrazione che nella corsa su strada per ovvi motivi non abbiamo (guardare un video, impegnarci in un gioco, ecc.).

Se il nostro allenamento, come spesso accade, ha anche una funzione di “de-stressing”, la corsa all’aperto è decisamente preferibile, ma solo se l’ambiente in cui corriamo ci permette di non dover gestire situazioni o stimoli esterni di pericolo o di eccessiva attenzione, come automobili, intralci o cambi di andatura forzati.

Miglioramento delle PERFORMANCE

Possiamo considerare i due tipi di allenamento come complementari, perché ci permettono di lavorare in ambiti diversi.

Il treadmill ci permette di creare facilmente allenamenti strutturati e combinati, gestire carichi di lavoro e velocità attraverso la scelta di percorsi e sequenze di allenamento personalizzate. Si può scegliere di impostare a priori un piano di esercizio combinando velocità/pendenza/durata oppure gestire la combinazione di queste tre variabili usando come riferimento la frequenza cardiaca, con app dedicate. In questo modo possiamo raggiungere molti dei nostri obiettivi, dalla perdita di peso fino alla preparazione di una maratona.

La corsa all’aperto è invece decisamente preferibile per allenarsi sulle lunghe distanze, sulla gestione degli stimoli ambientali, sull’ascolto del corpo e per migliorare la propriocettività (a questo tema, che merita una discussione più ampia e approfondita, dedicheremo a breve un articolo specifico).

Piano della FRUIBILITÀ

Verrebbe naturale pensare che la corsa all’aperto sia più pratica, ma in realtà dobbiamo considerare le variabili metereologiche, le caratteristiche urbane del posto in cui viviamo, e i nostri obiettivi di allenamento.

Per correre all’aperto durante la bella stagione, o quando il tempo è abbastanza clemente è vero, basta mettere una maglietta, un paio di pantaloncini e le scarpe e si può già andare; la questione cambia d’inverno o in piena estate, e genericamente quando le condizioni atmosferiche sono più difficili, quando piove a dirotto, c’è vento, o temperature estreme. In questi casi è richiesta una grande forza di volontà e un’attenzione particolare al tipo di abbigliamento che si utilizza.

Parlando dell’aspetto urbano, se abitiamo in città molto trafficate e vogliamo correre all’aperto dobbiamo per forza trovare una location adatta per allenarci serenamente, ad esempio un parco o un quartiere periferico, mentre in palestra questo problema non si pone. Ovviamente questo vantaggio viene meno se la palestra non è esattamente sotto casa, o se negli orari in cui possiamo allenarci c’è un eccessivo afflusso di persone.

Per quanto riguarda le nostre aspettative di allenamento, come già detto, vanno bene entrambe le alternative per raggiungere obiettivi diversi, ma la soluzione migliore è probabilmente quella di combinarle.

Sempre nell’ambito della fruibilità, un altro aspetto da considerare è quello relativo al rischio di infortuni e all’”invasività” degli allenamenti. Il piano di appoggio del tapis roulant è molto più ammortizzato rispetto alle superfici esterne, quindi riduce sensibilmente la sollecitazione delle articolazioni a vantaggio dei runner meno giovani, di chi non gode di una forma fisica perfetta, o di chi si approccia alla corsa dopo molto tempo di inattività.

In linea generale, pur essendo noi spudorati fan della corsa all’aperto, non possiamo non ammettere che il treadmill sia uno strumento utile ed efficace per allenarsi con obiettivi specifici o quando non è davvero possibile farlo all’esterno. Attenzione però a non utilizzarlo come scusa per non uscire, ricordiamoci della famosa frase di Bill Bowerman: NON ESISTE QUALCOSA COME IL CATTIVO TEMPO, ESISTONO SOLO PERSONE PIGRE!

Carissime e carissimi Web Runners, vi lasciamo quindi con questa poetica massima:

“che sia all’aperto o sotto a un tetto, godetevi la corsa con pieno diletto, forse da soli o meglio in compagnia, ma… correte tanto, e così sia!”

A proposito… Vi siete iscritti alla Maratonina della Vittoria?

Se non l’avete ancora fatto, vi perdoniamo, ma non perdete altro tempo!! Iscrivetevi subito alla Settima Maratonina di Vittorio Veneto!