Come sconfiggere la noia durante la corsa?

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Buongiorno Web Runners!

Come procede il vostro autunno novembrino? Siete carichi di aspettative per la fine dell’anno? State già pensando al Natale? Pronti per i buoni propositi per il Nuovo Anno? E le ferie? Eh?

Ecco… questo articolo vi sta già annoiando, lo sappiamo. Ma tranquilli, è tutto sotto controllo, perchè oggi parliamo proprio di questo: di noia!

Ma cos’è la noia, e perché ci assale? La principale causa della noia è la prevedibilità. Quando sappiamo già cosa sta per succedere, o non vediamo all’orizzonte stimoli di cambiamento, ecco che si attiva la modalità “disinteresse” e smettiamo di essere curiosi di ciò che ci circonda.

Altra storia è la pigrizia, quella che ci consiglia di restare sul divano anziché mettere le scarpe e uscire a correre. In realtà le due cose sono correlate, perché spesso risolvendo l’origine della noia riusciamo a combattere anche la pigrizia, qui i discorsi si farebbero un po’ più filosofici quindi meglio tagliare corto, non vorremmo…. annoiarvi.

Dall’altissimo della nostra esperienza, sappiamo che le armi più efficaci per annientare la noia sono la vostra motivazione personale, il vostro carattere e la vostra determinazione, e possiamo darvi alcuni consigli per affilarle a dovere prima della battaglia.

 

Suggerimenti per allenare la determinazione

 

Cercate la gratificazione!

Che siate Jogger o Runner, quando vi mettete le scarpe da corsa e uscite di casa, siete accomunati da una cosa: state per affrontare la fatica fisica. E’ importante trovare un elemento di gratificazione per quella fatica, fissare degli obiettivi e raggiungerli, perché il senso di appagamento vi stimolerà a continuare e a cercare nuovi traguardi, facendo svanire la noia. Porsi degli obiettivi generici, però, non serve a molto: correre per “dimagrire”, o per “bruciare calorie”, o per “mantenersi in forma” sono obiettivi che hanno poco appeal a livello motivazionale. Dobbiamo fissare dei traguardi precisi, arrivabili e misurabili ad esempio: voglio perdere 2 kg entro la fine del prossimo mese, bruciare 400 calorie ad allenamento, sciare per 2 ore senza sentirmi affaticato, oppure fare l’amore per 7 ora di fila (attenzione, abbiamo detto obiettivi “arrivabili”…!).

Indipendentemente dal vostro livello di allenamento o di forma, iscrivetevi ad un evento preciso, una 6 o una 10 km, oppure una mezza, o una maratona per i più temerari. Avrete una data fissa ed un numero di Km da percorrere, definite come traguardo un tempo di chiusura della gara, e in base a quello calcolate un ritmo medio al km. Nei vostri allenamenti cercare di mantenere quel ritmo, e quando il vostro fisico si sarà abituato a reggere quel passo, aumentatelo leggermente e cercate di ascoltare quali segnali vi invia il vostro corpo, quanto vi serve per recuperare, quale andatura vi permette di normalizzare il battito cardiaco, ecc.

Ovviamente scegliete un evento che sia alla vostra portata, non ha senso pretendere di partire da zero e pensare di partecipare ad una maratona dopo un mese, perché rischierete di mettervi troppo sotto sforzo e ottenere l’effetto contrario: frustrazione per la mancanza dei risultati aspettati, necessità di ridimensionare le aspettative e gli obiettivi e quindi, una volta di più, noia.

La musica aiuta a sconfiggere la noia?

La musica può essere un grande alleato per sconfiggere la monotonia della corsa, ma fate un passo in più e organizzate la playlist scegliendo brani con un BPM corretto (Battiti Per Minuto, in sostanza il ritmo), e magari non dello stesso artista, ma variando genere. Se decidete di mantenere un BPM costante, potete anche scegliere la modalità di esecuzione “Shuffle”, ovvero casuale, così eviterete di crearvi una consequenzialità inconscia dei brani e sarete più incuriositi all’ascolto.

 

Mai provato i Podcast?

Per chi non li avesse ancora provati, consigliamo i Podcast, canali tematici nei quali trovare corsi di approfondimento, ma anche interviste o dibattiti. Non immaginatevi solo temi pesanti come “la crisi della cultura indocinese nel secondo dopoguerra”, anzi, ci sono podcast molto divertenti e stimolanti praticamente in ogni ambito e per ogni gusto. Sentire parlare una persona di un tema per noi interessante tiene la mente impegnata anche per un lungo periodo, ma cercate argomenti che non richiedano troppe energie per la comprensione o per l’elaborazione dei concetti.

 

Utilizzare gli Smartwatch come motivatori

Se durante la corsa portate con voi uno smartphone o uno smartwatch, potete usufruire di molte app specifiche che hanno non solo funzioni di misurazione (velocità, tempo, battito, ecc.) ma anche di gestione e di motivazione dell’allenamento. Se ad esempio avete impostato un battito cardiaco minimo o un’andatura da mantenere, vi segnalano quando aumentare o diminuire il passo per raggiungere gli obiettivi impostati. Potete provare Myfitnesspal, Runkeeper, Runtastic, Endomondo, Strava, ecc.

 

Cambiare Strada serve davvero!

Cambiate frequentemente i vostri percorsi, esplorate la vostra città attraversando vie mai fatte prima, questo stimolerà la vostra curiosità e vi farà conoscere meglio il posto in cui vivete, scoprire scorci nuovi, locali dove non siete mai stati e scorciatoie utili. Potete anche scegliere di uscire a correre per raggiungere destinazioni inusuali, ad esempio per andare al lavoro, passare a trovare degli amici o andare a fare piccoli acquisti. Portare sulle spalle uno zaino di tela leggero non cambierà le vostre performance, ma magari vi darà qualche stimolo per valutare percorsi o destinazioni meno “sportive” e più funzionali.

 

 

Provate a differenziare anche il tipo di percorso anche scegliendo un trail o inserendo nel tragitto cittadino delle salite o delle discese di ca 100m, come un cavalcavia o un ponte. Fate in modo che queste variazioni siano allenanti, magari difficili ma non estenuanti, altrimenti sarete portati a non ripeterle o a considerarle spiacevoli anziché sfidanti. Potete anche alternare l’asfalto a corse in una pista di atletica: troverete sicuramente un’associazione della vostra città che vi farà fare una prova.

Il fatidico “tapis roulant”, noioso per mancanza di stimoli esterni ma bello per sperimentare programmi predefiniti e precisi ad esempio i piramidali o le ripetute, o mettervi alla prova con pendenze e velocità particolari. Sentirete sicuramente una differenza anche nella percezione delle andature rispetto alla corsa in esterno, e vi darà un metro di paragone e di ascolto in più.

Se invece la corsa indoor non vi piace proprio, e siete amanti degli spazi aperti, potete combattere la noia scegliendo dei riferimenti precisi verso cui correre, un semaforo, un lampione, un edificio, il signore che sta camminando lì in fondo prima che giri l’angolo, e decidere il tempo in cui raggiungerli, magari velocizzando l’andatura.

 

Correre in compagnia

Correte in compagnia, aggregatevi ad un gruppo esistente o createlo voi. Anche i cani possono rivelarsi meravigliosi partner di corsa, ma fate in modo di non coinvolgerli in allenamenti troppo difficili per loro, perché vi seguiranno fino allo stremo.

Un buon esempio di gruppi di corsa ve l’abbiamo raccontato la scorsa settimana con l’articolo sulle #mammedicorsa (e non solo) – l’avete letto? È un’iniziativa bellissima!

 

Ascoltarsi

Abituatevi ad ascoltare profondamente ed alternativamente le sensazioni fisiche durante la corsa, il vostro respiro, le gambe, l’appoggio, mettete alla prova il vostro grado di agilità e di dinamicità inserendo piccoli ostacoli come scalini, marciapiedi, tombini, pozzanghere.

E infine il consiglio più bello è quello di abbandonarvi ai “non-pensieri”, organizzate il vostro allenamento per arrivare a quel momento in cui non vi passa più nulla per la testa, se non continuare a correre, in cui vi dimenticate di tutto quel contorno fatto di preoccupazioni, di ansie, di problemi spesso solo superficiali o addirittura inesistenti… e in tutto questo, anche la noia, correrà via.

Buona corsa, Web Runners!

E commentate i nostri articoli, fatevi sentire!

Intervista a Deborah De Nardi – #mammedicorsa

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Buongiorno Web Runners!

Come molti di voi già sapranno, Eroica15-18 è un contenitore di Eventi Sportivi dedicato alla città di Vittorio Veneto che si impegna per il sociale in ogni manifestazione e quest’anno, tra le diverse attività avviate, vorremmo dare spazio a delle piccole grandi realtà che accomunano Sport, Passione e Condivisone.

Abbiamo deciso di iniziare con un progetto che troviamo bellissimo e di cui sposiamo tutti i valori, ma lasciamo che a presentarvelo e raccontarvelo sia la sua fondatrice.

Ciao Deborah, intanto grazie per aver accettato di rilasciare questa intervista!

Raccontaci: come è nato questo progetto?

Ciao Ragazzi, grazie a voi per avermi invitata, condividere questo progetto per me è sempre un piacere! Allora, da dove comincio?!

Le Mamme di Corsa nasce circa 3 anni fa, dalla voglia di condividere questa mia grande passione che è la Corsa.

Nella mia vita lo Sport ha sempre avuto un ruolo e uno spazio definiti, così come nella routine quotidiana. Quando si diventa genitori però molte cose possono cambiare e, confrontandomi con amiche e conoscenti, mi sono resa conto che per molte donne permettersi un’ora di Sport ogni tanto non era affatto facile.

Così, chiacchierando anche con Tamara, che è la direttrice del centro sportivo che oggi è diventato la nostra ‘sede’, abbiamo pensato di provare ad avviare un incontro settimanale dedicato alle mamme.

Siamo partite in 3, ma presto si è sparsa la voce e piano, piano abbiamo formato il gruppo che siamo oggi: circa 40 persone che due volte la settimana si ritrovano per correre insieme.

Ma cosa rappresenta per te questo gruppo?

Mamme di Corsa per me rappresenta la libertà di fare qualcosa per sé stessi e per stare bene. Vedo le ragazze cambiare modo di approcciare alla corsa, divertirsi, allenarsi.. condividono con me e con le altre le loro emozioni, le loro storie, che si uniscono e diventano il simbolo di un’idea: quella di libertà.

Troppo spesso ci facciamo inghiottire dalle faccende domestiche, dalla casa, i figli, il lavoro, le commissioni, la spesa.. ci serve un momento per dedicare l’attenzione al corpo e se lo condividiamo con un gruppo di Amici credo sia tutto più bello e divertente!

Wow! Questo tipo di visione è proprio ciò che serve per cambiare le cose, e credo che per molte delle ragazze che corrono con te ne siano cambiare parecchie di cose. In più è straordinariamente allineata con il pensiero e l’ideologia che sta dietro Eroica15-18 e Scuola di Maratona, il cui slogan è proprio Liberi di Correre.

Infatti da quest’anno siete entrate a far parte della grande famiglia di Scuola di Maratona, giusto?

Eh si, da quest’anno facciamo parte anche noi di questa Scuola!

L’abbiamo fatto perché iniziamo ad essere in tanti e affidarsi ad un gruppo consolidato è l’opzione migliore per essere tutti sereni e correre senza intoppi. Tra le altre cose questa associazione da la possibilità a tutte le ragazze di Mamme di Corsa che vogliono raggiungere risultati più alti o professionali di allenarsi direttamente con la Scuola, per una preparazione atletica professionale.

Interessante.. quindi per alcune donne la corsa è diventata/sta diventando qualcosa di più di un’ora libera?

Certamente, ci sono persone nel nostro gruppo che hanno raggiunto obiettivi personali che mai avrebbero immaginato, come correre la Mezza Maratona o riuscire ad allenarsi con costanza.

Che bello! Quindi vi vedremo alla Maratonina della Vittoria 2020?!

Abbiamo corso anche la scorsa edizione, è la Maratonina della nostra Città e, forse sono di parte, ma è un percorso molto emozionante. Non abbiamo ancora organizzato le uscite per il prossimo anno, ma sicuramente qualcuna di noi parteciperà..!

Ma, per chiarire: possono partecipare solamente le Mamme al vostro gruppo?

Assolutamente no!

Nel tempo ci siamo resi conto che questa idea di un gruppo di corsa non competitivo, ma costante e portato avanti con impegno, piaceva a molte altre persone! Pian, piano hanno iniziato a chiederci di poter partecipare Sorelle, Zie, Mamme e Amiche delle mamme che già correvano con noi. In più, dato che il progetto l’ho iniziato e lo porto avanti con mio marito e che lui è sempre venuto a correre con noi, nel tempo anche alcuni mariti hanno iniziato a chiedere di potersi unire.. così adesso siamo le Mamme di Corsa e.. i Bodyguard!

Uno degli elementi più belli di questa iniziativa si fonda sulla vera essenza dello sport, Stare bene. Con sé stessi, con gli altri e con il proprio corpo. Un po’ di sana competizione ci sta quando si parla di sport, ma voi riuscite a supportarvi e condividere gioie e dolori senza che nessuno ne risenta, ed è una cosa incredibile al giorno d’oggi.

Le Mamme di Corsa è un progetto locale che forse andrebbe esportato in tutte le città. Un’iniziativa per dare alle mamme, e alle Donne in generale, la possibilità di prendersi del tempo senza pensieri per far del bene alla mente e al corpo.

Deborah, come ci ha raccontato, è riuscita a fare tutto questo grazie al supporto della comunità, del marito e di tutte le persone che hanno creduto in questa bellissima iniziativa.

Le Mamme di Corsa hanno il supporto del Marco Polo – il nuovo Sporting Center di Vittorio Veneto che ogni settimana fa loro da ‘casa’ ma soprattutto mette a disposizione il servizio di baby sitting, permettendo a tutte le mamme di avere un’ora libera in serenità.

Deborah, ti ringraziamo nuovamente di averci dedicato un po’ del tuo tempo per chiacchierare insieme, prima di salutarci però ricorda a tutti quando e dove vi trovate per i vostri allenamenti!

Giusto! Ci troviamo il Martedì e il Giovedì al Marco Polo Sporting Center alle 18.00 – se avete voglia di unirvi a noi scriveteci su Facebook!

Grazie a voi ragazzi.. ci vediamo in pista!

Non vediamo l’ora di chiacchierare ancora con Deborah e di conoscere tutte le ragazze che corrono con lei, speriamo di riuscire a farlo presto! Nel frattempo vi lasciamo il link al loro gruppo Facebook e vi invitiamo a contattarle direttamente se avete voglia di correre con loro!

Vi ricordiamo anche che il 15 Marzo 2020, oltre alla Settima edizione della Maratonina della Vittoria, ci sarà anche la City Run.

Sarà suddivisa in due percorsi, uno da 12km e uno da 6km, ma la cosa più importante è che anche quest’anno parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza al CAV, Centro Anti-Violenza di Vittorio Veneto.

Partecipare alle manifestazioni del 15 Marzo 2020 è un impegno per il sociale e una presa di posizione: tutte le gare sostengono la Lotta Contro la Violenza di Genere.

Sei Sovrappeso? Ecco i consigli per la corsa!

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Buongiorno Web Runners!

Nell’articolo di oggi parleremo di come la corsa e i chili in eccesso possano convivere a meraviglia, un po’ come il cacio sui maccheroni!

Ecco, appunto…

Esempi sbagliati a parte, se siete decisamente sovrappeso e desiderate eliminare il surplus che vi circonda, iniziare ad allenarsi e a correre è una saggia decisione.

Il primo consiglio, come sempre, è quello di avere consapevolezza del proprio stato di salute. Fare un check-up medico vi richiederà forse un paio d’ore di tempo, ma è l’unico modo per partire con il piede giusto, e per essere sicuri che l’allenamento vi porterà solo benefici.

Se il vostro “sovrappeso” invece è semplicemente una maniglia dell’amore un po’ più arrotondata, smettete subito di leggere questo articolo e iniziate a correre senza scuse!

Tralasciando gli aspetti biologici e biochimici che determinano il consumo del grasso corporeo e della conseguente perdita di peso, il suggerimento generale è quello di allenarsi per una durata non inferiore ai 30 minuti, mantenendo un battito cardiaco accelerato (ma non troppo elevato).

Questa situazione allenante potrà essere determinata in maniera diversa in base alla vostra condizione di salute ed al vostro grado di allenamento. Se siete sovrappeso è probabile che non siate assidui frequentatori di palestre o campi di atletica, o almeno non ancora, quindi diamo per scontato che il vostro grado di allenamento sia medio-basso.

Dopo quei fatidici 30 minuti di attività aerobica, il corpo smette definitivamente di bruciare eventuali zuccheri presenti nell’organismo e attacca la ciccia: più riuscite a proseguire, più consumate grassi.

Una persona sovrappeso, però, deve tenere in considerazione anche il punto di vista articolatorio e muscolare, oltre che il consumo calorico.

Durante la corsa le articolazioni delle gambe (caviglie, ginocchia e anche), ricevono sia sollecitazioni dinamiche, per il movimento di falcata, sia statiche, per assorbire il peso del corpo nella fase di appoggio e di spinta. È importante aiutarle cercando di ridurre al minimo i contraccolpi e mantenendo un’andatura costante e morbida, evitando le corse saltellate e per quanto possibile i dislivelli improvvisi come scalini o marciapiedi alti, soprattutto nella fase di atterraggio.

Come superficie di appoggio, l’asfalto può andare bene. Almeno finchè la vostra forma fisica non è migliorata, cercate di evitare terreni troppo accidentati, come lo sterrato o l’erba, perché possono riservare buche e dossi improvvisi, che metterebbero in difficoltà sia le articolazioni, sia le fasce muscolari.

Scegliere le scarpe adatte può venirvi sicuramente in aiuto. Non sempre le suole che ci sembrano più morbide e soffici sono le migliori per correre. La cosa più importante è la stabilità ed il controllo dell’appoggio, quindi preferite calzature che avvolgono i piedi in maniera compatta e sicura, e che vi restituiscano una sensazione di “consapevolezza” del contatto con il terreno.

Anche l’abbigliamento gioca un ruolo importante. Chi è sovrappeso spesso ha l’abitudine di indossare capi particolarmente abbondanti, ma nella corsa la prima regola è stare bene più che apparire, quindi prediligete sempre abbigliamento tecnico (quello vero, però!) oppure del semplice cotone traspirante, e se iniziate ad avere freddo copritevi con una casacca apribile, con o senza maniche. Poi con l’avanzare della stagione invernale, aggiungete cappello e guanti. Le estremità sono i primi punti di dispersione del calore!

Per le signore, un valido consiglio è quello di investire qualche euro in un buon reggiseno sportivo, può fare veramente la differenza durante la corsa. Fate bene attenzione alla taglia: contenitivo sì, stretto no! Se vi rivolgete ad un negozio specializzato nel running troverete sicuramente chi vi può consigliare al meglio.

Ma torniamo alla corsa in senso stretto: poter tenere sotto controllo il battito cardiaco è importante, perché vi permette di dosare l’andatura senza mai scendere troppo né strafare.

Considerate l’acquisto di un cardiofrequenzimetro, ormai in commercio se ne trovano di mille tipi e per tutti i budget, vi aiuterà a dosare meglio gli sforzi. Praticamente tutti i modelli hanno la possibilità di impostare una frequenza cardiaca minima e massima di allenamento e vi avvisano quando uscite da quel range, in modo che possiate accelerare o rallentare. Seguite il nostro blog, a breve parleremo proprio di questo.

Se siete proprio nuovi alla corsa e temete di non riuscire a portare a termine un allenamento di mezz’ora, non preoccupatevi: già nel 1974 un certo Sig. Jeff Galloway (quello del pollo allo spiedo??) aveva progettato il cosiddetto metodo walk-run-walk suggerendo quindi di iniziare con una camminata sostenuta, poi passare alla corsa per un tempo variabile in base alla forma fisica, e quindi terminare l’allenamento con un altro tratto di camminata, sempre sostenuta. Col tempo vi verrà naturale diminuire il tempo di camminata, soprattutto iniziale, e mano mano riuscirete a correre ininterrottamente senza troppo sfacelo.

Gli ultimi due consigli utili sono di scegliere un/una compagno/a di allenamento e di organizzare insieme le uscite (se poi condividete anche la piacevole abbondanza, niente di meglio, vi stimolerete a vicenda) ed infine quello di organizzare bene i tempi e le quantità dei pasti, in modo da iniziare l’allenamento quando siete ancora ricchi di energia ma non appesantiti e, una volta finito, di poter attendere il tempo necessario per ripristinare una circolazione sanguigna bilanciata. Ovviamente, l’idratazione pre e post corsa è imprescindibile.

Quindi, che siate smilzi come acciughine, o morbidi come pelouche, ricordate che la salute non è né un aspetto né una sensazione, ma uno stile di vita!

A tutti i web runners, buona corsa!

La corsa al mattino e i suoi benefici

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Buongiorno Web Runners!

Nell’articolo di oggi parleremo di un dilemma mattutino, ovvero: siamo “snoozer” o “waker”?

Gli “wakers” si alzano dal letto qualche secondo prima che suoni la sveglia, facendo un movimento innaturale degno de “L’Esorcista” che parte dai talloni e li fa trovare in piedi senza piegare le ginocchia. Immediatamente operativi, sarebbero in grado di svolgere a mente un calcolo matematico complesso in meno di 3 secondi, mentre nel frattempo preparano la colazione. Hanno già tutta la situazione sotto controllo, e molto spesso di mestiere fanno gli agenti segreti sotto copertura.

Se non hai mai sentito parlare di “snooze”, beh sappi che non è né una parolaccia, né un gergo da rapper, bensì quel sistema diabolico che ci permette di posticipare la sveglia, per darci gli ultimi (?) 5 minuti di tepore sotto le coperte.

Chiarito questo punto, ti anticipiamo che se sei uno snoozer, l’argomento di oggi non ti piacerà, perché parleremo di CORSA MATTUTINA.

Vi è mai capitato di alzarvi molto presto in occasione di un viaggio, magari per andare a prendere un volo o un treno che partiva all’alba, e notare in quell’atmosfera surreale, fra le luci soffuse della vostra città dormiente, qualche solitario in tenuta sportiva che sfreccia indisturbato? E guardandolo, non negatelo, vi siete a stento trattenuti dall’avvicinarlo e chiedergli “amico, amica, dimmi… davvero, perché lo fai, eh? Perché?

Se l’aveste fatto, la risposta sarebbe stata semplice: “Perché mi fa stare bene!”.

Ok, lo sappiamo che questa storia non è bastata a convincervi, quindi entriamo nel dettaglio dei benefici della corsa al mattino:

  • Correre alle prime luci dell’alba ATTIVA IL METABOLISMO, rendendovi in breve tempo lucidi, nonché fisicamente e mentalmente dinamici.
  • Questa piacevole sensazione vi accompagnerà per tutta la giornata, perché deriva dalla produzione di ENDORFINE. Queste meravigliose molecole sono definite le “migliori amiche del buon umore”, inibiscono l’ansia e producono un senso di benessere generalizzato.
  • Aiuta a REGOLARIZZARE I VOSTRI RITMI di allenamento quotidiano: non avrete bisogno di pianificare gli appuntamenti di lavoro incastrando il tempo per la corsa, perché avrete già fatto il vostro esercizio giornaliero.
  • Respirare l’aria mattutina è una pratica assolutamente corroborante e, specie d’estate, vi evita il fastidio delle alte temperature.
  • E’ rilassante, perché vi risparmia lo stress del traffico, del caos, e si riesce a percepire l’ambiente che ci circonda in maniera più intima. Questo stato di tranquillità è perfetto per pianificare mentalmente gli impegni per la giornata.
  • Coinvolgete in questa sfida un amico o un’amica. Sapere che c’è una persona che vi aspetta, è un impegno che aiuterà entrambi a motivare le prime uscite e vi stimolerà a continuare.
  • Tornato dalla corsa, potrete permettervi una colazione più abbondante, e mentre gli altri dovranno faticare per partire, voi sarete già operativi al 100%

Ok, adesso vi state convincendo… ma se è così piacevole e utile, perché non lo facciamo già tutti?

Perché svegliarsi alle 5:30 del mattino non è esattamente una passeggiata… allora ecco alcuni consigli per rendere più sopportabile questa fatica, poi andando avanti saranno le endorfine a darti la spinta:

  • Cercate di non andare a letto troppo tardi, almeno per i primi giorni, così alzarsi sarà meno complicato. Se riuscite a mettervi a dormire per le 22:30, avrete 7 ore di sonno, sufficienti a riposare.
  • Se avete un risveglio difficile, allontanate la sveglia dal letto, così quando suonerà il gesto di spegnerla e di alzarsi saranno contemporanei.
  • Cenate con qualche carboidrato in più, così al mattino non vi sentirete scarico di energie. Se prima di iniziare vi sentite particolarmente deboli, bevete un caffè e mangiate una fetta biscottata o un frutto, ma non di più, e non bevete latte perché potrebbe appesantirvi e rendere difficile la corsa. Finito l’allenamento godetevi pure una colazione abbondante.
  • Preparate l’abbigliamento da corsa la sera prima, eviterete di perdere tempo e di disturbare chi vi sta vicino cercando pantaloncini e maglietta al buio.
  • Cercate di sforzarvi per i primi giorni, sarà difficile e servirà impegno, ma poi diventerà una delle vostre abitudini irrinunciabili.
  • Non dimenticate di fare un buon riscaldamento. Durante la notte i muscoli a riposo si accorciano, quindi prima di iniziare a correre, fate almeno 15 minuti di camminata o di stretching, vi aiuterà anche ad avviare il ritmo respiratorio e ad ossigenare il cervello.

Quindi…. che voi siate snoozers o un wakers, accettate questa sfida e provate per qualche giorno a sperimentare i benefici della corsa mattutina… e se dopo questo test capite che proprio non fa per voi, ricordate che si corre sempre per piacere e con il sorriso, quindi…. trovate il vostro equilibrio!

Cari, ma soprattutto care Web Runners, buona corsa!

Correre o camminare?

Quando la velocità fa la differenza

Buongiorno Web Runners!

Oggi approfondiremo un argomento interessante e dibattuto, ovvero l’accesa diatriba tra chi per perdere peso preferisce correre e chi invece è un ferreo sostenitore dell’efficacia della camminata. Con questo articolo andremo a sfatare qualche mito e, speriamo, a porre fine a questo annoso dilemma.

Come spesso accade, per pareggiare i due piatti della bilancia è necessario inserire un terzo elemento di valutazione, dobbiamo quindi definire un parametro di giudizio univoco, ovvero il consumo di calorie.

Anzitutto diamo una definizione alle due pratiche: per corsa si intende un movimento dinamico di spostamento del corpo che prevede una fase di volo, ovvero un momento in cui nessuno dei due piedi tocca terra.

Nella camminata, indipendentemente dalla velocità, non c’è fase di volo. Abitualmente la velocità oltre il quale una persona normale passa dal camminare al correre è di circa 8km/h.

È proprio la velocità a giocare un ruolo da protagonista nella distinzione tra i due tipi di allenamento.

Viene naturale pensare che correre per 10 minuti faccia consumare più calorie rispetto a camminare per lo stesso tempo, ed infatti è così, ma il punto di forza dei grandi camminatori è proprio la resistenza, ovvero la capacità di prolungare l’esercizio molto di più rispetto ad un runner.

A questo punto, se dovessimo misurare l’efficacia dell’allenamento paragonando la stessa distanza percorsa correndo e camminando, quale sarebbe il verdetto? In questo caso l’allenamento avrebbe durata molto diversa, il rapporto potrebbe essere anche del doppio in termini di tempo.

Ebbene, a parità di distanza la variabile che influisce decisivamente nel consumo di calorie è proprio la velocità: anche se durerà di meno, l’attività fisica della corsa a partire da una velocità di 8km/h, ci farà consumare molte più calorie rispetto ad un’attività più prolungata ma meno intensa come la camminata.

Fermi tutti! E se considerassimo il Nordic Walking?

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Beh, in questo caso la questione cambia un po’, perché è dimostrato che il movimento combinato della parte superiore ed inferiore del corpo, aumenti mediamente il consumo calorico di circa il 45%. In questo caso dovremmo quindi considerare la camminata nordica fatta ad un’andatura sostenuta, quasi paragonabile ad una corsa.

Un mito da sfatare riguarda invece il consumo di calorie riferito a ritmi di corsa molto elevati. Studi scientifici dimostrano che aumentare l’andatura ci corsa anche molto al di sopra degli 8 km/h non aumenta significativamente il consumo calorico.

Qual è la conclusione? Se il nostro obiettivo è dimagrire, l’allenamento preferibile tra corsa e camminata è la corsa, molto meglio se fatta ad un’andatura media per almeno 30 minuti.

Non siete ancora convinti? Qualche dettaglio tecnico vi chiarirà le idee.

Sia camminare che correre sono attività aerobiche che aiutano il corpo a bruciare calorie.

Per svolgere qualunque azione il nostro organismo sfrutta una molecola chiamata adenosina trifosfato (ATP). Questo enzima ha la funzione di accumulare energia e di liberarla nel muscolo tramite la contrazione, e quindi il movimento. L’ATP ha bisogno di due tipi di sostanze per la sua sintesi, gli zuccheri (immagazzinati nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno) e i grassi, la nostra riserva di energia.

Quando il nostro organismo ha bisogno di energia utilizza inizialmente il glicogeno, perché ha una resa migliore e più immediata rispetto ai grassi, ed è molto più facilmente reperibile, proprio perché si trova già dove serve, nei muscoli e nel sangue.

Il glicogeno però non ha scorte infinite, e quando lo sforzo inizia ad essere maggiore o prolungato, il corpo mette in atto una strategia diversa, ovvero utilizza come carburante i grassi. Questo processo, a differenza del precedente, richiede un apporto di ossigeno importante.

Idealmente, possiamo paragonare queste due dinamiche a due fuochi, uno fatto accendendo fogli di carta, l’altro, ciocche di legno. La carta si infiamma più velocemente e scalda subito, ma si consuma rapidamente; se c’è bisogno di continuità dobbiamo per forza bruciare il legno, ci metterà più tempo ad accendersi ma quando inizierà ad ardere ci scalderà anche quando la fiamma si sarà esaurita.

Per innescare questo meccanismo, ovvero consumare i grassi anziché il glicogeno, dobbiamo arrivare ad una soglia di attività fisica abbastanza elevata, facilmente misurabile in base alla frequenza cardiaca. Il riferimento è circa il 60-70% della frequenza cardiaca massima, anche se ovviamente questo parametro varia in base a molti fattori, tra cui la forma fisica, il sesso, l’età.

Per arrivare a questo livello di “sforzo” serve camminare a passo molto sostenuto per almeno un’ora, da quel momento in poi il corpo utilizza le riserve di grasso per ricavare l’energia che gli serve.

Nella corsa, questo accade molto prima, proprio perché l’intensità dell’esercizio è sensibilmente maggiore.

Quindi, che siate walkers o runners, se il vostro obiettivo è perdere peso, dovete mettere in preventivo di fare fatica, solo così il vostro corpo inizierà a limare le rotondità.

Se invece avete fatto pace con le vostre “abbondanze” e vi piace passeggiare tranquillamente all’aria aperta, avete tutto il nostro appoggio, camminare e guardarsi intorno non può che fare bene sia al corpo che allo spirito.

Buon allenamento Web Runners!

Vi piace questo articolo? Fateci sapere come la pensate o condividete la vostra esperienza! Se avete suggerimenti o richieste siamo a disposizione! Aspettiamo i vostri feedback!

Come scegliere l’attività migliore da abbinare al running?

Non di sola corsa vive il runner!

Buongiorno Web Runners!

In questo periodo, che per molti rappresenta il secondo “Gennaio” dell’anno, ci viene spesso chiesto quali siano le pratiche di allenamento migliori da abbinare alla corsa.

Anzitutto, bravi! Perché la domanda dimostra che siete attivi e alla ricerca di nuovi stimoli per migliorare il vostro benessere.

In realtà non esistono attività “incompatibili” con il running, ma sicuramente possiamo scegliere una disciplina di allenamento che, combinata alla corsa, ci permetta di raggiungere più facilmente o più velocemente determinati obiettivi.

Attenzione a non perdere il senso della misura: abbinare più attività ci può portare al sovrallenamento, trasformando la pratica fisica da positiva e piacevole a tossica. Questo certamente vale per qualsiasi tipo di eccesso nella routine di allenamento, ed ha effetti sia in termini fisici che psicologici.

Se però cercate semplicemente un’attività diversa da alternare alla corsa, allora le possibilità sono parecchie, cerchiamo di suddividerle per obiettivi.

Le attività da abbinare alla corsa per: PERDERE PESO

Se desiderate diminuire la percentuale di massa grassa nel vostro corpo, le azioni da compiere sono due, abbinare alla corsa un allenamento “di forza”, e ribilanciare la vostra dieta.

La corsa di per sé è un’attività prevalentemente aerobica che sviluppa l’apparato cardiocircolatorio, va quindi benissimo come riscaldamento per una sessione di attività di forza, più efficace per smaltire le riserve di grasso accumulate. Se la vostra disponibilità di allenamento è di 3 volte a settimana, potete magari dedicarne 2 alla forza (con corsa lieve di riscaldamento) alternandole ad una focalizzata solo sulla corsa, meglio se ad andatura media e per un tempo non inferiore alla mezz’ora.

La soluzione più semplice è quella di frequentare una palestra: nelle sale fitness potrete trovare attrezzi e macchine adatte a tutte le fasce muscolari, e personale che vi può seguire nell’allenamento a tutti i livelli. Certo, gli esercizi con le macchine non sono il massimo del divertimento, quindi vi consigliamo di iscrivervi con un amico o con il vostro/la vostra partner, per avere più motivazione alla frequenza. Le palestre sono comunque luoghi di aggregazione, quindi scegliendo quella più giusta per voi, sicuramente avrete l’occasione di fare piacevoli conoscenze o addirittura coltivare nuove amicizie.

MIGLIORARE LA RESISTENZA

Se puntate ad essere più performanti nella corsa, ma cercate un’attività da alternare alle uscite di running, potete considerare il nuoto o la bici.

Entrambe le discipline sono allenanti per la resistenza, e sono assolutamente compatibili, ne sono un chiaro esempio il duathlon, l’aquathlon e ovviamente il triathlon.

Una nota importante è che nel nuoto, a differenza delle altre due discipline, la componente tecnica è determinante per allenare la resistenza. Per fare un esempio semplicistico ma verosimile, allenarsi con una tecnica di nuoto scarsa può essere paragonato a cercare di migliorare la resistenza correndo a velocità massima in un sentiero di montagna ad elevata pendenza o, al contrario, camminare molto lentamente per un tempo lunghissimo. In entrambi i casi l’allenamento aerobico sarebbe poco efficace. Fatta questa premessa, ovviamente la tecnica di nuoto si può migliorare (anche velocemente) seguendo dei corsi adatti ad ogni livello.

HOME TRAINING

Se il vostro obiettivo è quello di sfruttare qualche pausa domestica, e allenarvi senza uscire di casa, ci sono diverse alternative percorribili.

Oltre al personal trainer a domicilio, sicuramente efficace ma costoso, se non avete una buona dimestichezza con esercizi e self-training sono disponibili molte App che aiutano ad allenarsi in autonomia.

Segnaliamo ad esempio NTC (Nike training club) o Freeletics, ma anche Sworkit o Pocket Yoga.

Una curiosità: per i neofiti della corsa c’è un App dedicata, si chiama “Couch to 5K” e, come dice il nome, ti accompagna dal divano alla tua prima 5km.

Indipendentemente dal tipo di soluzione che preferite, l’esperienza ci impone di sconsigliarvi l’acquisto di attrezzi vari per l’home training: hanno un potere attrattivo incredibile nei negozi di articoli sportivi, ma dopo una settimana finiscono inevitabilmente in garage e di lì a breve in qualche sito per la vendita di usato, sperando di non avere un trasloco nel mezzo perché, lo dice il nome: i pesi, pesano; provare per credere.

Battute a parte, la maggior parte degli esercizi domestici si possono svolgere senza ausili particolari, o al massimo con una banda elastica e due manubri leggeri, niente di più. Il nostro corpo ha di per sé un peso e gli esercizi più efficaci tendono a sfruttarlo quando serve.

COMBINARE FITNESS & RELAX

Se invece utilizzate la corsa come valvola di sfogo per lo stress o come occasione di relax “attivo”, sicuramente potreste provare il nuoto in allungamento o lo Yoga.

Molte piscine offrono oggi corsi di “relaxing swimming”, vale a dire un nuoto lento che punta principalmente all’ascolto dei movimenti di distensione delle fasce muscolari e all’acquaticità, una sorta di stretching dinamico in acqua. Tra i corsi di Yoga, invece, potrete scegliere sia versioni più tradizionali come lo “Hatha” o lo “Iyengar”, in cui vengono trattate anche tecniche di respirazione e meditazione, sia pratiche più dinamiche, ad esempio l’”Ashtanga” o il “Vinyasa” (detto power yoga), che hanno un’impostazione decisamente più energetica e fisica.

A questo punto, a voi la scelta! Buoni allenamenti Web Runners!

Scriveteci e segnalateci le vostre alternative di allenamento, oppure contattateci per ricevere informazioni o consigli. Aspettiamo i vostri feedback!

E tu, come appoggi?

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Buongiorno Web Runners!

Oggi parliamo di un tema tanto importante quanto controverso, ovvero l’appoggio del piede durante la corsa.

Ci sono molte teorie che sviluppano questo argomento, giungendo spesso a risultati diversi o quantomeno non univoci.

La ragione di questa “incertezza accademica” sta nel fatto che non esiste un tipo di appoggio adatto a tutte le andature, a tutte le superfici di corsa, a tutte le corporature, a tutte le pendenze e a tutte le condizioni di allenamento o di gara.

Pensateci… esiste l’automobile perfetta? Ognuno di noi ha sicuramente qualche preferenza, in termini di marca, di prestazioni, di stile di guida, di linea, ma se dovessimo decidere quale automobile sia davvero perfetta in tutte le condizioni di guida ci troveremmo davanti ad un clamoroso “impasse”, semplicemente perché… non esiste!

Per questo, in molte auto di nuova generazione, troviamo un pulsantino che ci permette di scegliere lo stile di guida più adatto in quel momento: ad esempio sportivo, cittadino, long trip, off-road, winter, ecc.

Bene, quel pulsantino ce l’abbiamo anche noi… e indovinate un po’ come si chiama? Adattamento.

Il nostro corpo è un meccanismo meraviglioso che economizza al meglio il dispendio di energie, compensando e riducendo gli sforzi in base ad una miriade di fattori e di variabili e lo fa costantemente.

Nelle azioni regolari e prolungate come la corsa, però, tendiamo a standardizzare alcuni comportamenti e renderli ripetitivi, abituali, quasi inconsci. Uno di questi è il tipo di appoggio, ovvero come il nostro piede si comporta rispetto alla superficie su cui corriamo, nella fase di “atterraggio” dalla sospensione (l’appoggio, appunto), nel rullaggio e nella successiva fase di spinta.

Dopo ogni falcata i piedi scaricano a terra una forza pari a tre volte il peso del nostro corpo, per questo è importante attenuare l’impatto con il suolo, diversamente tutta la sollecitazione verrebbe trasmessa alle articolazioni della caviglia, del ginocchio, delle anche e infine alla spina dorsale.

Le fasi della corsa che interessano il contatto del piede a terra sono rispettivamente l’APPOGGIO, il SOSTEGNO e lo STACCO.

In base al punto del piede che tocca per primo quando atterriamo dalla sospensione, e a come sviluppiamo il successivo movimento di rullaggio in senso longitudinale, possiamo distinguere i rearfoot, midfoot e frontfoot strickers, ovvero i runner che appoggiano sul tallone, sulla parte centrale o frontale del piede.

In base allo scarico del peso in senso “laterale” rispetto al piede, ovvero se appoggiamo la parte esterna, centrale o interna del piede, parliamo rispettivamente di supinazione, pronazione regolare o iperpronazione.

Nella fase di spinta, che precede lo stacco, il piede effettua anche una lieve torsione che riguarda principalmente la parte frontale, quindi delle punte.

In base a queste abitudini di appoggio, di gestione dello scarico del peso a terra e del successivo carico, scegliamo le scarpe più adatte per evitare sollecitazioni inutili e dannose.

Ma non tutte le superfici di corsa hanno le stesse caratteristiche!

Escludendo i percorsi più specifici, come il trail o il vertical running, in cui il corridore deve affrontare pendenze e superfici particolarmente insidiose e quindi indossare una calzatura adatta, nella normale corsa di allenamento ci imbattiamo più frequentemente in asfalto, sterrato o erba.

Dopo aver capito almeno a grandi linee come funzionano le varie fasi di appoggio del piede, è facile intuire come ad ogni superficie corrispondano sollecitazioni diverse. Nello sterrato il piede sarà più soggetto ad appoggi irregolari, specie in senso laterale, per la presenza di buche, sassi, avvallamenti, mentre correndo su strada asfaltata troveremo meno imprevisti ma una superficie più rigida, quindi ne risentiranno le articolazioni che dovranno subire uno stress maggiore.

Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di variare frequentemente il terreno di corsa, per stimolare la capacità di adattamento del fisico a situazioni diverse.

Per noi è un chiodo fisso, ma ne siamo davvero convinti: è sempre importante ascoltare con attenzione il nostro corpo, perché solo così possiamo imparare a gestirlo in maniera consapevole.

Proviamo a sentire cosa succede cambiando il tipo di appoggio, da esterno a interno per poi tornare ad una situazione di normalità (ovviamente con variazioni minime), cerchiamo di capire come influisce l’atterraggio sul tallone piuttosto che sulla parte centrale o anteriore del piede, concentriamoci sulla micro-rotazione che facciamo prima dello stacco, proviamo ad accentuarla o a diminuirla, e vediamo come influisce sulla corsa.

Ascoltiamo tutto quello che accade al nostro corpo, partendo dal piede e seguendo tutto il percorso attraverso le ginocchia, le anche, la spina dorsale, le spalle, fino alla testa.

Cerchiamo di trovare il rapporto migliore tra confort di corsa e performance, e gestiamo i nostri allenamenti in base a quello che vogliamo ottenere e per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo.

Spostare parte dell’attenzione nella ricerca dell’armonia nel movimento e nell’ascolto dell’appoggio ci aiuta ad ottimizzare le energie e a concentrare i nostri sforzi prevalentemente sul gesto fisico, liberando la mente dai pensieri che ci tengono impegnati durante il giorno.

Vi è venuta voglia di sperimentare, eh?!

Allora Buona Corsa, e non dimenticate di girarci i vostri commenti e i vostri feedback!

Stiamo organizzando allenamenti di gruppo, per rendere questa community sempre più attiva e collegata!

Facciamo rete ?

Come gestire gli allenamenti estivi

allenamenti estivi

Buongiorno Web Runners, oggi alziamo l’asticella… di mercurio del nostro blog, e parliamo di caldo e corsa!

Durante l’estate siamo abituati a vivere molto più tempo all’aperto, e anche gli allenamenti diventano un’occasione per passare qualche ora fuori casa.

Quando le giornate diventano troppo calde, però, è importante tenere presenti alcuni accorgimenti, dai più (apparentemente) scontati, ai più tecnici.

Vediamoli insieme:

  • Cerchiamo di correre durante le ore meno calde del giorno, vale a dire la sera o di primo mattino: l’escursione termica può far scendere la temperatura percepita anche di 10°C e il fatto che il sole sia più basso all’orizzonte fa decisamente la differenza.
  • L’abbigliamento, scegliamolo tecnico o in cotone traspirante. Evitiamo di allenarci a petto nudo, specie in città, sia per una questione “estetica” sia per evitare ustioni o sbalzi di temperatura eccessivi.
  • A questo proposito, cerchiamo di abituare il nostro corpo alle condizioni esterne sia nella fase iniziale che finale dell’allenamento. Se a casa o in ufficio ci piace ricreare un ambiente artic-siberiano (sconsigliatissimo!), facciamo attenzione a non iniziare subito l’allenamento a ritmi forsennati sotto il sole, e la stessa cosa vale per il rientro. Abituate il vostro corpo agli sbalzi di temperatura con una camminata tranquilla di qualche minuto e se ne avete la possibilità, lasciate un asciugamano fuori casa/ufficio da utilizzare per asciugarvi e coprirvi prima di rientrare.
  • L’idratazione e il ripristino dei sali minerali persi durante la corsa sono due elementi fondamentali in qualsiasi stagione, ma in estate diventano veramente cruciali. Il sudore funge da termoregolatore tra la temperatura esterna ed interna del corpo, ma per funzionare a dovere servono delle buone riserve d’acqua ed un reintegro immediato. Per non appesantirvi prima e dopo la corsa, abituatevi a bere liquidi non troppo freddi, poco per volta, lentamente e spesso, prima durante e dopo la corsa. E’ normale avere molta sete al termine dell’allenamento, ma aprire il frigo e trangugiare un litro di acqua ghiacciata in 5 sorsi non è una saggia decisione.
  • Anche una corretta alimentazione ci aiuta molto durante l’estate. Oltre a consumare pasti più leggeri, può essere una buona occasione per abituarci a mangiare meno e più frequentemente, ad intervallare il tempo tra colazione, pranzo e cena con degli spuntini sani che appaghino lo stomaco e soddisfino le necessità di apporto calorico e proteico.
  • L’andatura della corsa è un altro elemento da adeguare in base alle condizioni climatiche: ricordiamoci che d’estate le performance possono scendere anche sensibilmente, perché la vasodilatazione provoca un maggiore affaticamento generale. Se pretendiamo di fare record sotto il sole, andiamo incontro a delusioni altrettanto cocenti.
  • Il battito cardiaco: teniamolo ben controllato quando ci alleniamo in condizioni rese più difficili dal clima, perché il nostro motore non può spingere sempre al massimo dei giri, altrimenti rischiamo di grippare… avete presente? Se non disponete di un cardiofrequenzimetro, dovrete per forza affinare il vostro “ascolto” e adattare il ritmo della vostra corsa in modo da non affaticare mai il cuore oltre il dovuto.

Apriamo una parentesi:

Come si calcola la frequenza cardiaca giusta?

Ci sono dei calcoli indicativi che possono venirci in aiuto (ovviamente non tengono conto di patologie o condizioni fisiche particolari, quindi se avete dubbi è sempre meglio chiedere al vostro medico o al vostro allenatore): a 20 anni la frequenza cardiaca massima (!!) è di circa 200 battiti per minuto (bpm), poi via via scende di circa 1 battito all’anno. A 40 anni è di 180.

Da questo dato, per ottenere la frequenza cardiaca massima da osservare durante l’allenamento, si tolgono dai 25 ai 70 battiti a seconda del tipo di training. Un esempio: se hai 45 anni il tuo battito massimo è di 175bpm, quindi durante il tuo allenamento dovrai considerare la soglia di circa 105-110 se vuoi bruciare i grassi (togli 65-70bpm dal valore max), di circa 130-135 per tenerti in forma (togli 40-45bpm) e di circa 145-150 per ottenere performance più elevate (togli 25-30bpm).

D’estate è comunque preferibile mantenere per più tempo un’andatura che resti sotto soglia, piuttosto che esagerare oltrepassando il limite per poi interrompere prematuramente l’allenamento.

Ora torniamo ai nostri consigli per svolgere attività fisica durante la stagione estiva.

  • Spesso è consigliabile anche variare il percorso di corsa, prediligendo tratti in ombra e in mezzo al verde, superfici sterrate anziché l’asfalto (che d’estate funge da barbecue), andamenti pianeggianti senza strappi eccessivi, e magari evitate di inoltrarvi in zone totalmente desertiche, perché in caso di necessità è utile avere qualcuno che possa darci una mano.
  • Un ultimo consiglio: correre è meraviglioso, lo sappiamo bene, ma se le condizioni climatiche o il nostro corpo ci suggeriscono di desistere, meglio dargli retta. Questo non significa certo interrompere gli allenamenti, ma magari pensate ad un’attività alternativa per i giorni più caldi, ad esempio un training indoor. Le alternative sono tantissime, dal nuoto allo spinning, dai circuiti cardio alle nuove frontiere dell’home-training. Insomma… se volete sudare, il modo lo trovate!

Aspettiamo i vostri commenti ed i vostri feedback sui consigli!

La nostra community è sempre più attiva e attenta, ne siamo orgogliosi e vogliamo che vi rappresenti al meglio. Dateci le vostre impressioni e fateci tutte le domande che volete, saremo felici di condividere con voi la nostra esperienza!

Buona corsa a tutti!..

Riassunto di una giornata indimenticabile

Buongiorno Web Runners!

Ad una settimana di distanza dalla gara, si rincorrono i ricordi di questa memorabile giornata.

Anche questo appuntamento è stato SEMPLICEMENTE EPICO ed il merito è tutto vostro: a voi atleti e appassionati che ci avete seguito in questi mesi di preparazione, che avete letto e condiviso i nostri articoli e ci avete supportato fino all’ultimo passo, va tutto il nostro sincero ringraziamento.

È un piacere autentico ritrovare in ogni vostro sorriso ed in ogni goccia del vostro impegno lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di stare bene insieme che è il fine ultimo del nostro lavoro.

Avete dimostrato che correre non è soltanto un gesto fisico che si misura in performances, ma piuttosto una cultura di vita, di comunità che si esprime nella voglia di condividere fatiche, impegno ed emozioni.

Quest’anno eravate in più di 1500 persone, tutte diverse e tutte insieme. Uno spettacolo!

La 6° Maratonina della Vittoria è stata vinta da uno straordinario atleta KOECH JOASH KIPRUTO che ha chiuso i 21k a 1:06:28 stabilendo tra l’altro il nuovo record della gara.

Dietro di lui, altri tre kenioti seguiti da 6 italiani che hanno terminato entro la soglia dell’ora e un quarto.

Una giornata piena di emozioni, anche grazie agli Amici di Diego e ai loro accompagnatori, come sempre in pole position a ricordarci la loro forza e la voglia di esserci ad ogni costo, e a confermarci l’essenza dello spirito di condivisione che da sempre accompagna queste iniziative.

Quest’anno abbiamo consolidato delle partnership molto volute e gradite, quella con la Dogi’s Half Marathon che si svolgerà il 7 Aprile a Mira (VE) e con la Maratonina Internazionale della Città di Udine, che quest’anno festeggia la sua 20° edizione.

Una triangolare da non perdere per tutti i runners che vogliono cimentarsi in un’esperienza accomunata da storia, sport e divertimento.

Proprio i runners sono il denominatore comune di queste tre manifestazioni, che valorizzano il rispetto e l’attenzione per chi corre, cercando di fornire un servizio impeccabile e sempre più personalizzato, che tenga conto delle loro esigenze e riesca a tradurre le loro fatiche in momenti di sana competizione e di autentico piacere.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor che hanno aiutato ad avverare il nostro desiderio rendendo possibile questa manifestazione, li trovate a questo link

Vi invitiamo a scorrere tutte le classifiche della gara nel nostro Albo d’Oro e vi ricordiamo che le foto si possono scaricare tramite il servizio offerto da PICA grazie al nostro partner fotografico IO+ Studio.

La 6° Maratonina della Vittoria si è conclusa ma noi non ci fermiamo e vi rinnoviamo l’invito a seguire tutte le news nei nostri profili social!

Ancora grazie di cuore a tutti e come sempre… buona corsa!

Pacco ricco, mi ci… iscrivo!

Pacco gara maratonina

Buongiorno Web Runners!

Siamo ormai al countdown finale per la partenza della 6a Maratonina della Vittoria, la macchina organizzativa è in pieno fermento, i motori sono accesi e caldi, aspettiamo solo il fatidico VIA!

Quest’anno abbiamo pensato di comporre il pacco gara in maniera più creativa, inserendo prodotti non solo accattivanti ma anche utili.

I nostri sponsor hanno collaborato con noi per realizzare questo mix e a loro va un ringraziamento speciale!

Entriamo nel dettaglio:

Prima di tutto la nostra medaglia! Quest’anno abbiamo pensato ad un ricordo che racchiuda tutti i simboli della manifestazione e del nostro territorio: La Vittoria Alata, la montagna, le valli e l’acqua. Lo sforzo epico che esprime la storicità di Eroica 15-18 e il nastro di arrivo, obiettivo di noi runners. Il tutto in una cornice spigolosa, angolata, come sono le salite e le discese che caratterizzano la nostra terra.

Per la vostra energia, due Energy Bar di Prozis, e due Energy Gel, il boost per i momenti di fatica.

Idratatevi con San Benedetto Acqua Oligominerale e Acqua Vitamin con Vitamina C e gusto arancia!

Per quest’edizione abbiamo pensato di sostituire la classica T-shirt con un paio di guanti per coccolare le vostre manine care nelle giornate più fresche, e dei calzini per ammorbidire i vostri passi, il tutto naturalmente a marchio “Maratonina della Vittoria” per non farvi mai scordare di noi!

E… ad un certo punto la gara finirà, tornerete a casa con la vostra famiglia. Niente paura, vi aspettano i Tortelloni ai Funghi Porcini di “La Spiga BIO”, buoni e sani (anche le galline allevate libere all’aperto ringraziano)!

Prima che la gara inizi, tutti noi organizzatori volevamo estendere un abbraccio collettivo a voi fedeli compagni di viaggio in questa bella avventura podistica.

Quest’anno il nostro obiettivo era di raccogliere 1000 iscrizioni, un gran numero per confermare il vostro interesse e per darci la forza di proseguire in questo percorso. Ad oggi abbiamo superato quota 1300 e ci sembra incredibile. Mancano ancora 10 giorni alla gara, che altre sorprese ci riserverete??!

Giusto per info, il link per iscriversi è questo ?

Buona corsa a tutti!