Gli dico «Andreas la settimana prossima andrò a fare la visita sportiva, la prenoto anche per te». Il dottor Pierangelo, un mio caro amico, ci riceve simpaticamente. Tiene il camice bianco aperto sopra la maglietta nera e dal collo esce un cordino con un porta fortuna tibetano. Gli occhiali li tiene sul taschino e dalla tasca destra spunta lo stetoscopio. Ci chiede i documenti e ci fa accomodare nella sala d’aspetto. Seduto su una confortevole poltroncina i miei occhi guardano le fotografie appese al muro. Raccontano di una scalata su ghiaccio in terra peruvina, ci sono il dottore e altre persone vicino a delle tende. Sapevo che il mio amico dottore del centro medicina fosse uno sportivo ma non conoscevo la sua passione per l’alpinismo.
La visita sportiva di Andreas dura una mezz’oretta, ora tocca a me.
«Ciao Tony come va, ti vedo in forma.» mi dice il Dott. « Grazie Pierangelo sto bene, mi alleno giornalmente, quest’anno ho cambiato alimentazione, tantissima verdura e frutta, pochissimo alcol. » «Bravo Tony, è un’ottima scelta, voglio dirti in confidenza a proposito del tuo amico Andreas, il ragazzo è ok ma la prova spirometrica è scarsa, dovrebbe smettere di fumare.» mi raccomando, mi dice il dottore.
Le luci azzurre e rosse dell’insegna del caffè accompagnano l’acqua del fiume verso la pianura dove l’ultima inondazione ha spazzato via tutti gli alberi. Con passo rassegnato mi dirigo verso i riflessi colorati dell’acqua e mi avvicino al bar. I vetri appannati mi impediscono di vedere chi c’è dentro.
Entro con timidezza, sono spaesato come quando perdo l’orientamento. Mi muovo piano trattenendo il respiro, vorrei avere il passo felpato di un gatto, urtare qualcuno qui è facile, il bar è pieno e tanti hanno un bicchiere in mano. Sono a disagio, ho le scarpe da lavoro e pantaloncini da corsa. Mi sento avvampare, per lo sbalzo di temperatura, la schiena umida perché la maglietta è bagnata.
Spero di trovare Andreas. Stasera l’ho aspettato per un quarto d’ora…
un racconto di Sergio Rosolen