Approfitto del sabato mattina per collaudare la 500 e perlustrare il percorso della Maratonina. Il motore della storica canta senza mai stonare e mi viene in mente una canzone. Vengo a prenderti stasera sulla mia torpedo blu. L’auto sportiva che mi da un tono di gioventù. Sul sedile a fianco è seduta la bella Fiorenza una mia amica Brasiliana di origini italiane.
« La 500 è un’avventura, non sono mai salita su una vecchia 500, ha anche il tetto apribile» mi dice, curiosa. Senza paura apre il tettuccio e guarda il percorso come un commissario sportivo. «Tutto un’altra visione, è come guardare un film al cellulare o al cinema» osserva.
Viaggiamo tra le campagne, la giornata è calda e la primavera germoglia. Ci stiamo divertendo, attraversiamo un piccolo guado, l’acqua a contatto con la marmitta forma una nuvola bianca di vapore, siamo immersi in un mare bianco. Poco dopo sbuchiamo davanti a un bar dalla facciata affrescata che rappresenta il luogo dove ci troviamo, il ponte, il fiume, tanti bambini che salutano allegramente, ci sembra di essere dentro ad una festa.
Al bar beviamo un caffè e racconto a Fiorenza la mia accurata ricerca per la forma fisica e la passione per la corsa…
un racconto di Sergio Rosolen