Comincio a correre, a scaldare il motore, il battito del cuore sta crescendo e i miei muscoli come propulsori cominciano a generare energia. Il giro circolare delle bielle, lucide, oliate, a ritmo costante, le immagino dentro il mio corpo collegate ai pistoni, ingranaggi che si muovono con precisione e il sudore che raffredda il corpo come un radiatore raffredda il motore. Quando corro è come se entrassi in meditazione. Mi passano per la mente tanti pensieri, ho delle intuizioni, risolvo i miei rebus meccanici.
Corro corro inseguendo l’agile Roberto, siamo in compagnia della pioggia, non mi fa paura, la trovo un’ottima compagna di viaggio. L’acqua si mescola al sudore, tengo la bocca aperta, mi sembra di bere dei sali minerali. La tuta è inzuppata e le scarpe dalla punta d’acciaio tengono bene, quasi come quelle in Gore-Tex in cassaforte. Suono il campanello, si apre la porta ed entro in casa fradicio… chissà come verrò accolto.«Chi è al coperto quando piove, è ben matto se si move; se si move e se si bagna, è ben matto se si lagna».
La mia giornata comincia alla mattina presto…
un racconto di Sergio Rosolen