Monte Pizzoc, storia e curiosità di uno scenario prealpino

Buongiorno Web Runners!

Oggi è di scena il Monte Pizzoc, location insostituibile della 2.9 VERTIKAL PIZZOC che si svolgerà il 01 Novembre 2018, arrivata con successo alla sua 5° edizione.

Se non ti sei ancora iscritto o vuoi più informazioni sulla gara, visita il sito www.vertikalpizzoc.it e goditi questa extreme challenge con la natura come protagonista o, perché no, come spettatore!

Il Monte Pizzoc con un’altitudine di 1565m è una delle vette più elevate delle Prealpi Trevigiane, il suo nome deriva infatti dal cimbro “Spitz Hoch” ovvero “Cima Alta”. E’ lo scenario ideale per affrontare una sfida impegnativa, oltre che per la bellezza dei paesaggi anche perché racchiude una storia importante.

Ripercorrendo il tragitto che porta da La Briglia, località a sud del Monte, fino in cima al rifugio “Città di Vittorio Veneto” ricalcheremo il terreno in cui molti dei nostri nonni, allora giovani, hanno lottato per la liberazione sfidando le avversità della natura e l’assurdità della guerra.

Stiamo parlando degli anni dal 1943 al 1945, un momento storico decisivo per l’Italia e per il mondo intero, e se ci riflettiamo, un momento non così distante dal presente.

Proprio sul Pizzoc, c’è un sentiero dedicato a William Bernard Berry, un tenente americano che durante la seconda guerra mondiale si trovò a combattere al fianco dei partigiani del Cansiglio.

In questo periodo autunnale, il bosco di faggi si colora di sfumature giallo-rosse e accoglie numerose specie di volatili. Le distese prative invece sono popolate da cervi e cinghiali, e non è raro imbattersi in qualche incontro piacevole e inaspettato.

A partire dal 1962, durante il periodo della guerra fredda, il Pizzoc è stato scelto per l’insediamento di una base militare di controllo radar, che fungeva tra l’altro da collegamento con la base di lancio ubicata a Pian del Cansiglio. La base è stata poi chiusa operativamente nel 1977 e abbandonata definitivamente dopo un paio d’anni.

Vicino al rifugio Città di Vittorio Veneto si può ancora notare una cava a cielo aperto dalla quale, fino al secondo dopoguerra, si estraevano cemento e calce utilizzati poi nelle storiche “fornaci di sopra” nella Stretta di Serravalle, e nel “cementificio di sotto” a Sant’Andrea. Quest’ultimo era collegato alla cima da una lunga teleferica alla quale si agganciavano i vagoni di ferro per il trasporto del materiale.

Per i runners che arrivano da lontano, suggeriamo la visita alle scenografiche Grotte del Caglieron, nella località Breda di Fregona e all’impressionante Bus de la Lum, a Pian del Cansiglio nel versante nord est del Monte Pizzoc, giusto al confine con il Friuli Venezia Giulia.

L’invito a partecipare all’evento 2.9 Vertikal Pizzoc è quindi rivolto sia agli Extreme Runners più tenaci, sia a coloro che vogliono apprezzare le bellezze di una natura ricca e rilassante, in un contesto intriso di storia e di vita Prealpina Trevigiana.

Buona corsa a tutti!